Il nome con cui veniva identificata nei tempi passati l’antica Terni è composto da due termini: Interamna Nahar.
Interamna era un toponimo utilizzato dalle popolazioni umbre per indicare una città tra due corsi d’acqua; infatti, dalla traduzione del termine in lingua latina si capisce bene il significato: Inter-amni, “tra i [due] fiumi”.
Se è palese identificare i due corsi d’acqua con il Nera e il Serra, non è altrettanto chiara l’identificazione del luogo dove sorgeva il primo nucleo abitativo di Terni. Si potrebbe ipotizzare che il primo nucleo abitativo sorgesse sulla collina di Pentima e sulla zona sottostante, dove ora sorgono le acciaierie, in quanto la zona è compresa tra il Serra e il Nera e, come ben si sa, vi furono ritrovate un gran numero di tombe preistoriche. Considerando però i numerosi corsi d’acqua, derivati sia dal Serra che dal Nera, che circondano e circondavano Terni, si può anche supporre che la zona cercata coincida con quella dell’attuale Terni. In particolare, è il settore nord-est della città il luogo dove potrebbero essere state costruite le prime abitazioni, dato che nel quartiere Clai furono rinvenute antiche costruzioni preromane e palafitte.
Di città circondate da due fiumi però ne esistevano diverse. Occorreva quindi aggiungere un aggettivo per distinguere Terni dalle altre città. L’aggettivo scelto fu Nahar, l’antico nome del fiume Nera. Probabilmente questo nome deriva da Nar, che nella lingua dei sabini significava zolfo. Le acque del Nera, infatti, erano ricche di zolfo il quale le colorava di bianco. Questa caratteristica del Nera viene ricordata in diversi scritti come ad esempio nel VII canto dell’Eneide di Virgilio: